2018 – L’osservatorio dello smart working presso il Politecnico di Milano ha realizzato uno studio per vedere l’impatto e la crescita di questo strumento ad un anno di distanza dalla sua nascita con la legge del 2017 (Legge Agile). Pertanto, riflettiamo sui benefici che lo smart working porta al mondo del lavoro.
BENEFICI:
Tragitti Casa/Lavoro: dati statistici per il Regno Unito hanno stabilito che se il tempo utilizzato per raggiungere l’ufficio venisse convertito in ore di lavoro, l’economia d’Oltremanica guadagnerebbe oltre 20 miliardi di sterline l’anno.
Umore: senza traffico, mezzi pubblici sovraffollati, scioperi e più in generale vita da pendolare gli effetti positivi potrebbero essere numerosi. Senza contare quelli enormi derivanti dalla possibilità di gestire meglio il rapporto tra vita privata e vita lavorativa.
Produttività: secondo le analisi, con lo sviluppo dello smart working nelle economie sviluppate i costi si ridurranno, la produttività aumenterà e il valore aggiunto per l’economia globale raggiungerà i 10mila miliardi di dollari.
Tempo: si risparmierebbero ogni anno 3,53 miliardi di ore che attualmente vengono impiegate per raggiungere il posto di lavoro. L’equivalente della mole di lavoro annuale di 2,01 miliardi di persone.
Ambiente: con meno auto per le strade, eviteremmo di emettere nell’atmosfera fino a 214 milioni di tonnellate di CO2 l’anno entro il 2030.
Benessere in generale.
DATI DELL’OSSERVATORIO DEL POLITECNICO DI MILANO
I ricercatori dell’Osservatorio del Politecnico di Milano, che hanno interpellato direttamente i manager che coordinano lavoratori in smart working, hanno ottenuto queste risposte:
Lo smart working contribuisce ad aumentare la produttività del 15% e a ridurre del 20% il tasso di assenteismo.
C’è un impatto positivo in termini di responsabilizzazione e orientamento ai risultati (lo dice il 37% del campione). Efficacia del coordinamento (33%). Condivisione delle informazioni (32%). Motivazione e soddisfazione sul lavoro (32%) e qualità del lavoro svolto (31%).
Secondo il 30% dei responsabili, a giovarne sono la produttività, la gestione delle urgenze e l’autonomia.
Tra i dipendenti in smart working, otto su dieci hanno migliorato l’equilibrio tra la vita professionale e la vita privata.
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