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Cosa cambia il 1° Luglio

🏢💻 Dal prossimo 1° luglio scade il diritto allo smart working per i lavoratori più fragili e i genitori con figli fino ai 14 anni.



A partire dal prossimo mese molti lavoratori potrebbero dover tornare in presenza, poiché il diritto allo smart working per le categorie più vulnerabili non verrà più automaticamente esteso.



L'introduzione dello smart working durante la pandemia di Covid-19 è stata una misura adottata per proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori. Pertanto, essendo trattato come una misura emergenziale, la proroga di questo diritto è arrivata a scadenza, e ora si discute sulle modalità future.



La questione è attualmente all'attenzione del Ministro del Lavoro Marina Calderone. A meno di ulteriori interventi, i lavoratori fragili e i genitori con figli fino ai 14 anni dovranno tornare al lavoro in presenza. Tuttavia, alcune aziende potrebbero aver già disciplinato il lavoro agile per queste categorie specifiche, consentendo loro di continuare a lavorare da remoto.



In assenza di un provvedimento governativo, il lavoro agile verrebbe quindi regolato esclusivamente tramite accordi individuali tra le aziende e i lavoratori, come previsto dalla legge 81/2017 e dal Protocollo nazionale sul lavoro in modalità agile.



Pertanto, se le categorie menzionate desiderano continuare a fruire dello smart working, non possono essere soggette a sanzioni, demansionamenti, licenziamenti, trasferimenti o altre misure organizzative che possano avere ripercussioni negative sulle loro condizioni di lavoro.



Sarà interessante vedere se il governo valuterà nuove disposizioni per estendere il diritto allo smart working per queste categorie specifiche anche dopo la scadenza della proroga attuale, simile a quanto avvenuto in passato.



Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi in questa materia, al fine di garantire un equilibrio tra le esigenze delle aziende e la tutela dei lavoratori.



📌 Fonte: SkyTG24

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