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Uomini, alfa e beta?

Vorrei spiegare alle bambine di oggi che il principe azzurro non esiste, che le favole che le mamme vi leggono la sera prima di andare a dormire sono favole, belle ma irreali, come irreale è la mela avvelenata di Biancaneve o la cruna dell’ago che punge mortalmente la bella Addormentata nel bosco.


Esistono invece UOMINI veri, fallibili, strani, romantici, traditori, egoisti e altruisti.

E dunque cosa vogliono le donne?

In questo mese febbraio che volge al termine, il mese dell’amore, c’è un gran parlare della coppia perfetta, dell’uomo perfetto ed è così che nasce una formula terribilmente diabolica: maschio Alfa o maschio Beta?

Voglio in questo articolo ironizzare sull’argomento, esser un po fra il serio e faceto, perché ritengo che l’Amore, nonostante io sia una donna appartenete alla categoria delle “deluse”, è sacro e semplice al tempo stesso.

In amore non esistono stereotipi da gossip, piuttosto esiste una condivisione di intenti, si guarda insieme ad un “per sempre”, dove rispetto e fiducia ne sono sostanza ed essenza.

E invece spuntano ovunque le fantastiche figure testosteroniche del maschio Alfa, l’uomo che non deve chiedere mai, il predatore, il capo branco, fisicato, bello quasi come un semidio greco.

È lui che sceglie, preso più da se stesso che dalla loro momentanea compagna.

E le donne?

Sono pazze di lui, lo desiderano, talvolta se lo litigano come un trofeo ambito, poi se ha un po’ di barba e lo sguardo grunge, la frittata é fatta!

Tutte pazze per lui!

E poi?

E poi le vedi, queste donne a cena con le amiche a farsi consolare sole e al diavolo qualunque san Valentino o anniversario o compleanno, lui, il maschio Alfa, ha la partita di calcetto, appuntamento fisso e inamovibile!!

Sta però emergendo prepotentemente nelle classifiche femminili la figura, ancora misteriosa, del maschio Beta, quello che noi donne, oggi cresciute a pane e favole, cerchiamo ardentemente.

È lui l’uomo delle favole, ma senza calza maglia – peraltro invedibile – è il cacciatore di Biancaneve per intenderci, quello che la salva davvero, l’uomo con un cuore….

Romantico, pieno di attenzioni, conciliante, fidato, con il quale si può parlare, si costruisce, l’uomo che ti apre la portiera della macchina, che ti scrive poesie, che piange davanti a te, che ti parla di “per sempre”.

Rarità…

Poveri uomini però, bistrattati, categorizzati in gelidi stereotipi, votati o bocciati…

Direi invece che la strada giusta da intraprendere sia un’altra.

Lasciamo perdere queste classifiche da manualetto bignami, senza anima né spontaneità e torniamo a goderci le emozioni della prima uscita, le guance rosse per un complimento un po’ più spinto o il brivido del primo bacio, aprendo la porta del cuore con sincerità.

Non smettiamo mai di goderci la vita e le emozioni che ci offre perché anche dalle esperienze più dolorose ci si salva.

E ci si salva grazie all’amore, quello vero, all’amore per il bello, per noi stessi, per il mistero della vita.

La regola è semplice: quando incontri la persona giusta lo “senti”, è quella persona che profuma di casa!

E io non smetterò mai di credere.

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